Babbo Natale esiste veramente (Lo studio chiude venerdì 23/12 e riapre lunedì 09/01)
È un greco il cui vero nome noi lo tradurremmo come Nicola, ha 1737 anni ed è un ex galeotto turco molto impegnato nel sociale, oggi lo si può trovare a Bari portato da dei marinai sacerdoti che si erano interessati a lui quando viveva a Myra in Turchia appunto, dove nel frattempo era uscito di galera grazie ad una legge promulgata a Milano.
La sua fama come protettore dei bambini ha origini un tantino discutibili. Tutto potrebbe avere avuto inizio quando pagò a peso d’oro tre prostitute per liberarle dalla schiavitù (l’origine del denaro non è mai stata chiarita), oppure dal fatto che Nicola entrò in una locanda il cui proprietario avrebbe ucciso tre ragazzi, li avrebbe fatti a pezzi e messi sotto sale, servendone la carne agli ignari avventori. Nicola non si sarebbe limitato a scoprire il delitto, ma avrebbe resuscitato anche le vittime: ecco uno dei motivi che lo resero patrono dei bambini.
Per vicende che non stiamo ad indagare molti anni fa si è trovato dalle parti del nord Europa e per il suo aspetto trasandato (ormai in là con gli anni si era lasciato crescere barba e capelli) sbarcava il lunario minacciando i bambini cattivi di dire le preghiere (la religione è sempre stato un suo cruccio) e a quelli buoni portava un dono (in realtà crediamo comprato dai genitori). I tempi erano duri e gli appellativi non dei più edificati, Nicola il Rozzo o anche Nicola il Peloso, ma il nostro amico ha la pelle dura e non molla. Il lavoro gli stava per essere portato via da un bambino israeliano imposto da un teologo tedesco di Lutherstadt Eisleben, che però non si è rivelato all’altezza soprattutto perché non faceva paura a nessuno. Anche se si era creato un certo giro, non ha mai potuto abbassare la guardia.
Alla fine del 1700 decide di immigrare in America dove frequenta i bassi fondi legando il suo nome a feste fradice d’alcool e spauracchi per bambini allocchi. Rifarsi una vita per lui, eterno emigrante è sempre stata una strada in salita. Si compra una slitta trainata da una sola renna e caparbio ricomincia a crearsi un business. Le renne diventano otto e gli affari iniziano forse a prendere la giusta direzione anche se ci sono voluti quasi cento anni. Ora c’è tempo anche per darsi una bella ripulita, così via i vecchi cenci, la giacca verde consunta lascia il posto alle idee di Thomas Nast, un sarto politico che gli disegna un abito rosso dalla cintura nera. Nicola chiede (come ogni buon arricchito) un po’ di sfarzo e così si aggiungono collo e manicotti in pelliccia di volpe bianca.
Gli affari ingranano ed il mercato si espande in tutto il mondo. Oggi Nicola ha anche cambiato nome e fondato il brand Babbo Natale™ ed il suo fatturato è inestimabile.